Bassetti: “Il COVID in Italia? Ormai siamo alle fazioni contrapposte”

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Matteo Bassetti, professore della Clinica di Malattie Infettive dell’ospedale San Martino, come spesso capita lascia al proprio profilo Facebook il pensiero del lunedì.

Di seguito pubblichiamo quanto il dottor Bassetti ha voluto scrivere.

“Mi spiace constatare che nel nostro paese sul COVID ci siano ormai di fatto due fazioni contrapposte: una che esulta quando c’è un nuovo focolaio o un nuovo ricovero, per dimostrare che bisognerebbe stare tutti ancora chiusi in casa e un’altra che aspetta con ansia il bollettino delle 18 per sapere se verrà ancora criticata dall’altra parte. In mezzo una parte dell’opinione pubblica e dei mass media a cui l’allarmismo giova e fa audience. I medici e gli scienziati, che sono stati criticati per essersi divisi, si muovono con difficoltà in questo contesto partigiano. Io credo infatti, che noi medici abbiamo detto tutti le stesse cose, con punti di vista differenti. Quindi nessuna divisione. Anzi.
Ma da che parte sta’ la verità? Io credo che l’unico modo per analizzare la situazione italiana sia quello di guardare ai numeri. Ieri 3 decessi in tutta Italia, zero in Lombardia (la nostra Wuan), 49 ricoverati in terapia intensiva (un centesimo del numero a cui arrivammo a aprile), riduzione del numero dei ricoveri in generale e del numero complessivo dei positivi. A me sembravano numeri incoraggianti e invece?
Cosa dicono i mass media? Crescono i contagi!! Allarme a Savona!! Focolai incontrollati in tutta Italia!!! Lascio a voi giudicare. L’unica cosa importante è che si eviti di continuare a chiamare malati di COVID, i soggetti asintomatici con tampone positivo. E’ sbagliato dal punto di vista medico, microbiologico e infettivologico.
Chiamiamoli soggetti sani, portatori asintomatici di SarsCoV-2. Questo aiuterebbe molto le persone a capire come vanno realmente le cose in Italia”.

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