“Il 27 gennaio, alle 21 in punto al teatro degli Emiliani, sarà Occupy Nervi – dopo l’assemblea pubblica del 2018 tenuta dal sindaco Bucci – a presentare e approfondire le tematiche sulla Piscina di Nervi. Ci saranno anche il presidente del Coni Antonio Micillo e il presidente onorario della Federazione italiana nuoto Lorenzo Ravina. Sarebbe un peccato mancassero i Nerviesi”.
Nuove proposte e idee. Titola proprio così il post firmato Matteo Ciappina, da ormai qualche tempo strenuo difensore del progetto che vuole la piscina al Porticciolo.
Lo abbiamo intervistato ed ecco qui tutto il suo pensiero: “Progetto e tema sul quale c’è stata una grave assenza di percorsi e spazi di partecipazione della comunità. Il risultato ci sembra una situazione confusa. la partecipazione è stata rilanciata, come spesso accade, da un gruppo di residenti, a monte di idee espresse fortemente dal Comune.
Di seguito alcuni spunti, pareri, dubbi (il principale, per noi, rimane quello dell’assenza di partecipazione organizzata dalle Istituzioni locali) su questo tema cittadino.
La discussione sul tema della riqualificazione della storica piscina di Nervi, oggi in stato di abbandono e degrado, vede i residenti del quartiere divisi tra un piccolo comitato, perlopiù di residenti del porticciolo, e una vasta e assortita compagnia di persone, perlopiù unite dalla frequentazione della struttura nei tanti anni in cui è stata tempio della pallanuoto nazionale e fondamentale punto di aggregazione della vita sportiva del quartiere.
I primi vorrebbero la rimozione della struttura dall’area a mare (sostituendone il volume con una spiaggetta compresa tra il molo ed il piazzale di rimessaggio delle barche) e il suo spostamento in altra sede entro il territorio di Nervi; i secondi invece si oppongono strenuamente alla demolizione, proponendo al suo posto il mantenimento con eventuale riduzione della vasca (per ospitare spogliatoi e servizi debitamente messi in sicurezza) e la restituzione all’uso di quartiere, come già accade per la vecchia piscina di Sori.
Il Comune, per parte sua, ha fin qui manifestato una determinazione incrollabile alla riqualificazione dello specchio acqueo mediante la rimozione totale della vasca, proponendosi di ricostruire l’impianto sportivo più a monte entro il quartiere. Nel corso di un’assemblea tenuta lo scorso 11 Dicembre a Nervi, sono state presentate due possibili soluzioni: una al posto di un’area verde già destinata a vivaio floreale, l’altra nel perimetro dell’ex fabbrica Aura, in via del Commercio.
Le due ipotesi sono tuttavia ad uno stadio molto preliminare, e paiono gravate da notevoli difficoltà: nel primo caso di ordine normativo, perché Il Piano Urbanistico non consente l’edificazione nell’area verde, uno degli ultimi orti del centro abitato posto davanti all’antica chiesa plebana; nel secondo caso di ordine finanziario, perché l’impianto sarebbe la parte convenzionata di un intervento residenziale, la cui sostenibilità economica non pare ad oggi avvalorata dal mercato.
Di fronte a queste evidenze, la promessa di ricostruire la piscina in una di queste due localizzazioni appare da subito fondatamente irrealistica. Viene da chiedersi perché quindi, il Comune vi insista così tanto, muovendosi contro le sue stesse norme urbanistiche.
Ma altre domande fanno sorgere dubbi sul senso dell’intera operazione in merito alla piscina:
1. La nuova piscina costerebbe secondo il Comune € 3.000.000, e sarebbe pagata con gli oneri di urbanizzazione delle operazioni a cui è collegata (nel primo caso un supermercato, nel secondo un complesso residenziale): ma un veloce calcolo degli oneri legati alle due operazioni mostra che gli oneri di cui si parla coprirebbero non più del 15-20% del costo ipotizzato.
2. Peraltro, per la riqualificazione del porticciolo sono già stanziati e disponibili 5.000.000 €: metà per opere di difesa a mare, metà per la “riqualificazione della piscina Mario Massa”: ma questi ultimi sarebbero invece utilizzati non per riqualificare la piscina, ma per demolirla e creare altre sistemazioni, contrariamente a quanto scritto nel titolo del finanziamento.
3. Le sistemazioni al posto della piscina Massa comprenderebbero una spiaggetta di limitatissime dimensioni, inservibile all’uso balneare, più uno scivolo per alaggio barche di dimensioni inutilmente ampie, fuori proporzione: ovvero, si spenderebbero 2.500.000 non solo per non avere nessuna piscina, ma pure per non avere nulla di utile a fini funzionali o paesaggistici.
L’inesorabile determinazione del Comune a partire prima possibile coi lavori, incurante delle proposte e dei dubbi pubblicamente espressi, appare incomprensibile, per l’assenza sia di una compiuta visione strategica, sia di un progetto di qualche concreta utilità per l’area del porticciolo.
Ma soprattutto colpisce la poca disponibilità a suscitare e mettere a frutto una discussione pubblica in merito alle scelte per Nervi, arrivando a decisioni partecipate dai residenti anziché, come finora avvenuto, calate dall’alto e poi strenuamente difese senza alcuna propensione all’ascolto. Soprattutto in un caso come questo, nel quale invece le alternative ci sarebbero e la richiesta di partecipazione è concreta e reale”.