Stoccafisso e bacilli nella tradizione culinaria del 2 Novembre

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Carissimi lettori, ieri abbiamo commemorato i nostri cari defunti e pensiamo sia carino inserire in questa rubrica qualche breve cenno alle tradizioni gastronomiche del nostro territorio riservate a questo giorno.

Innanzitutto bisogna dire che, anticamente, prima di pensare alla cucina, c’era l’abitudine di rendere la casa particolarmente pulita e accogliente, lasciando le finestre aperte per rendere più agevole il passaggio delle anime dei cari defunti, senza dimenticare la visita ai cimiteri portando i fiori sulle tombe.

Il piatto tradizionale sulle tavole del nostro territorio il 2 novembre era lo stoccafisso con i bacilli. Si dice che lo stoccafisso “nasce e vive nell’acqua e muore nell’olio!; non è un caso che la buona riuscita di questa pietanza consista anche nell’utilizzo dell’olio nuovo dal momento che proprio in questo periodo c’è la raccolta e la frangitura delle olive.

I bacilli sono piccole fave secche molto scure, simili alle olive, piuttosto difficili da trovare; si dice siano collegate al culto dei defunti in quanto la pianta presenta un unico fiore con una macchia nera al suo interno, a simboleggiare la tristezza della giornata.
Vengono prodotte in parecchi paesi del Mediterraneo, in particolare in Tunisia, e sembra fossero conosciute già dagli Egizi che le ponevano proprio nelle tombe dei defunti.

La ricetta è semplicissima:
Mettete a bagno i bacilli per 12 ore in acqua tiepida non salata.
Sciacquateli e lessateli in acqua, scolateli e teneteli in caldo.
Lessate a parte lo stoccafisso, sfilettatelo e riunitelo in una ciotola con i bacilli.
Bagnate il tutto con una salsina ottenuta mescolando con una forchetta in una ciotola il succo di limone con l’aglio tritato, poco prezzemolo, il pepe, il sale e l’olio (“nuovo”, possibilmente…).
Servite subito.

Siccome sembra che la tradizione resista ancora ai giorni nostri, vogliamo ricordarvi che a questo piatto è stata dedicata anche una canzone dal famoso duo musicale “I Trilli”: “…..T’ ho dïto che t’a prepari o stocchefisce e bacilli ……e invece ti m’æ preparou a menestrinn-a co-e êuve…”

Fateci sapere se ieri avete rispettato la tradizione e…alla prossima!!!

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