Come e quando recedere da un contratto d’affitto

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Quali sono i termini e le modalità per inviare la disdetta di un contratto di locazione a uso abitativo ed evitare il rinnovo automatico.

I contratti di affitto degli immobili a uso abitativo seguono regole ben precise. Queste regole devono essere rispettate sia dal proprietario, sia dall’inquilino. La legge riconosce a ogni affittuario il diritto di recedere da un contratto di locazione. La disdetta deve pervenire al locatore entro sei mesi dal rinnovo automatico.

La normativa vigente stabilisce che la richiesta di recesso debba essere messa per iscritto e inviata al proprietario dell’immobile nel rispetto dei tempi prescritti. Per avere la certezza dell’avvenuta consegna della disdetta, è consigliabile spedire una raccomandata con ricevuta di consegna.

In questi casi può rivelarsi particolarmente utile il servizio offerto da Ufficio Postale, che consente di inviare in tutta comodità una raccomandata online con ricevuta di consegna e firma del ricevente. Tramite questo servizio si può inviare la richiesta di recesso dal contratto di affitto dal proprio computer di casa o dal proprio smartphone, in pochi secondi e senza sprecare tempo in lunghe e inutili file agli sportelli postali.

La lettera contenete la disdetta deve essere ricevuta dal locatore con sei mesi di anticipo rispetto alla naturale scadenza del contratto di locazione. Questo significa che, se il contratto è stato firmato il 2 marzo, la richiesta di recesso deve pervenire al proprietario entro il 1° marzo dell’anno di scadenza (a seconda del tipo di contratto stipulato).

I contratti di affitto a uso abitativo, infatti, possono essere di due diverse tipologie. La forma contrattuale più utilizzata è quella a canone libero (o 4+4), con durata di 4 anni e rinnovo obbligatorio e automatico per altri 4 anni. Passati i primi 8 anni, si rinnova automaticamente di volta in volta per ulteriori 4 anni, a meno che ne sia richiesta la disdetta. La seconda tipologia di locazione prende invece il nome di affitto a canone concordato. In questo caso, la durata è di 3 anni con rinnovo automatico di 2 anni alla scadenza. Salvo disdetta, dopo i primi 5 anni, il contratto si si rinnova in maniera automatica ogni 2 anni.

L’inquilino, tuttavia, ha anche diritto di recedere anticipatamente dal contratto d’affitto, purché tale recesso avvenga per quella che la norma ritiene essere una giusta causa (si pensi a un licenziamento, oppure a un trasferimento di lavoro presso una sede lontana da quella dall’attuale residenza). Anche in questa situazione, la disdetta deve essere inoltrata tramite lettera, meglio se raccomandata.

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