Hemingway torna al Savoia

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Gli Hemingway Days sono un Festival dedicato a uno dei massimi scrittori del Novecento. Dal 18 al 20 maggio 2018, il Festival ripercorre l’itinerario genovese di Ernest Hemingway – dall’aprile del 1922, quando, giovanissimo redattore del Toronto Star fu inviato a Genova e Rapallo per la Conferenza Economica Internazionale, al giugno del 1954, quando all’Hotel Savoia Beeler di Nervi incontrò per l’ultima volta Adriana Ivancich, il grande amore italiano della sua vita che gli ispirò il personaggio di Renata nel romanzo Across the river and into the trees.

Sul modello degli Hemingway Days che si tengono da 37 anni a Key West in Florida, il nostro Festival celebra la vita e l’opera del leggendario Premio Nobel americano inseguendo le tracce di un legame con la Liguria durato oltre trent’anni sia per i molti sbarchi e reimbarchi di Hemingway dal porto di Genova sia per le sue tante amicizie, passioni e debolezze made in Liguria.

Ricordiamo ad esempio il lungo sodalizio con la sua traduttrice “ufficiale”, la genovese Fernanda Pivano; le bevute di whisky e non solo al Caffè Roma di Mario Berrino ad Alassio; le mangiate a base di salame e focaccia con l’amico Ezra Pound a Recco, alla Manuelina, e a Rapallo, da Ö Bansin; la leggendaria partita di pesca alla trota fra Val Trebbia e Val d’Aveto; il capodanno del 1950 che lo scrittore trascorse a Nervi con la sua quarta e ultima moglie Mary Welsh…

Tutt’altro che un mero evento letterario rivolto esclusivamente a un pubblico “colto”, il Festival ha in programma una serie di iniziative che sollecitano in più modi e a più livelli il piacere di stare insieme divertendosi. Agli incontri più tradizionali con alcuni giovani autori protagonisti della scena letteraria nazionale, i finalisti del Premio Campiello Giovani, per la prima volta a Genova, alla cerimonia di premiazione del Premio Hemingway Days Junior per scrittori in erba indetto per l’occasione, alla “folle” lettura pubblica integrale di tutti i I quarantanove racconti, abbiamo affiancato infatti momenti informali e coinvolgenti ispirati alle “passioni dominanti” dello scrittore americano: in primis, com’è noto, l’alcool – dove a essere protagonisti sono il mojito e il daiquiri, i cocktail preferiti dallo scrittore. L’insieme, dà corpo a tre giorni di attività le più varie pensate per ri-costruire, raccontare e vivere insieme due storie: quella di uno dei più formidabili narratori della letteratura americana del ‘900, e quella dei luoghi genovesi e liguri che egli per così tanti anni ha frequentato e amato.

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