Centro raccolta rifiuti, parla l’Assessore Raffaelli

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Cari concittadini del nostro Municipio Levante, da mesi sono indeciso se scrivere o no questo post. Se lasciare scorrere il tempo e aspettare gli eventi o affrontare la questione ben sapendo di attirare ulteriori critiche. Per carattere, un mio limite caratteriale, non riesco a non affrontare le questioni a viso aperto e stasera ho deciso di dire la mia, su un tema scottante, come quello del Centro di raccolta dei rifiuti.
Qualcuno lo chiama Isola Ecologica. Sbaglia.
L’isola ecologica per definizione, vede al proprio interno la raccolta di rifiuti pericolosi, dell’umido e così non è.
Pensando a disegnare il futuro del Municipio Levante, ho sempre pensato che si dovesse dotare il territorio di “servizi” indispensabili ed uno di questi è proprio un centro di raccolta che permetta di sviluppare, in tutte le nostre delegazioni, la raccolta della plastica (che oggi sarebbe più dispendiosa ed inquinante se realizzata nelle unità urbanistiche più remote del nostro entroterra), un centro di raccolta che stimolasse a non abbandonare, in ogni angolo di strada, rifiuti ingombranti, un centro di raccolta che permettesse alle famiglie di portare i detriti dei piccoli lavori edili, senza abbandonarli nel nostro martoriato entroterra.
Ecco allora analizzare, palmo a palmo, ogni piccolo spazio utile a tale scopo. Da Bavari, ad Apparizione, da San Desiderio a Premanico, da Borgoratti a Sturla, da Quarto al mare a Quarto Alto, da Quinto a Nervi, da S. Rocco a S. Ilario, si sono analizzati tutti gli spazi pubblici possibili.
La scelta è ricaduta sullo spazio tra Corso Europa e Via delle Campanule, uno spazio da decenni utilizzato come magazzino per i bidoni Amiu, alcuni materiali Aster e materiale del Municipio. Nel disordine di questo magazzino, con lo svilupparsi del verde infestante, lo spazio ha assunto connotazioni da “discarica” (sto un po’ esagerando).
Quello spazio nasceva come piccolo posteggio per l’impianto sportivo attiguo (circa 20 posti auto).
Nel fare la proposta eravamo ben coscienti che si sarebbero dovuti ricavare altrove i posti sacrificati, si doveva pensare ad implementarli. Quindi si è chiesto al Comune di inserire nel progetto uno step successivo che prevedeva la realizzazione di uno spazio parcheggio per l’impianto.
Nel fare la proposta avevamo ben chiara la presenza dei palazzi intorno e si è chiesto di realizzare il Centro con opportune caratteristiche:
– no rumore nelle ore notturne e di quiete
– i contenitori dovranno avere una copertura che renda ordinato lo stoccaggio dei vari rifiuti
– il trasporto dei contenitori, non dovrà avvenire mai in orario di traffico intenso.
– gli orari di conferimento dovranno essere studiati in modo da non sovraffaticare la viabilità del sito
– L’accesso di servizio all’impianto sportivo, dovrà essere mantenuto per le manutenzioni.
– Tutte le strutture dovranno essere realizzate in materiali e colori che si inseriscono al meglio nel paesaggio circostante, realizzando sul lato di Corso Europa una integrale piantumazione di alberature.
– Il Centro dovrà prevedere un impianto di video sorveglianza che integri anche il controllo del vicino impianto.
– Se possibile si dovrà realizzare uno svincolo verso levante, per i veicoli in uscita da Via delle Campanule, per rendere minimo il traffico verso l’autostrada.
– Amiu dovrà realizzare l’arredo per il giardino pubblico realizzato nel vicino impianto.
– proprio per la vicinanza con il centro abitato, si è esclusa la possibile raccolta di umido (che poteva avere ricadute, diciamo “olfattive”) e di materiali pericolosi.

Nonostante tutte queste premesse, nasce il comitato del NO.
Con argomentazioni disparate, quali il deprezzamento degli immobili, la troppa vicinanza con l’autostrada, la viabilità, l’impatto visivo ecc…

Io in partenza avevo gli stessi pregiudizi, poi sono andato a visitare le Isole Ecologiche, quelle più invasive, quelle complete ed ho potuto constatare che sono luoghi puliti, ordinati e controllati. Rispetto alla situazione attuale, non esiste paragone, rispetto al traffico di auto di un posteggio a rotazione, meno impattante.
È un servizio vero, che da meno fastidio del traffico di Corso Europa, con ricadute positive su tutto il nostro territorio.

Non posso e non voglio convincere nessuno. Ma dobbiamo finirla con il dichiararsi ecologisti ma “not in My garden”, di credere nella filosofia del rifiuto 0, senza cambiare la cultura personale/familiare del rifiuto. Della critica all’immobilismo dell’amministrazione e della contemporanea critica ad ogni movimento.

Abbiamo già individuato alcuni dei posteggi che sono stati sacrificati per l’impianto e chiederemo l’impegno ad implementarli ulteriormente.

Questo Centro di raccolta è strategico, utile, indispensabile e si farà. Con tutte le precauzioni, le accortezze, ma si farà. E ritengo utile divulgare il percorso che ci ha portato fino a questo progetto che, nelle prossime settimane, si realizzerà e sarà a disposizione del nostro Municipio. Un percorso che ha visto commissioni, consigli, assemblee pubbliche e che ha raccolto il consenso della stragrande maggioranza degli abitanti del Municipio.

Nella foto un esempio di come potrebbe essere la vista sul centro di raccolta (in realtà le strutture dovrebbero essere di colore e tipologia più gradevole).

Assessore Michele Raffaelli


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