Il consigliere Anzalone: “Abbiamo individuato le aree per la nuova piscina”

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di Francesco Grillone
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Francesco Grillone

I corsi e ricorsi storici…ma quando di mezzo ci sono i genovesi, allora diventano mugugno. E nell’era di internet “petizione elettronica”.
A differenza di chi, vedi a Napoli con la piscina della Mostra d’Oltremare, ne subiscono la chiusura ma tacciono, come se nulla accadesse. E su internet massimo silenzio, come se fosse un fatto di un altro mondo.
Per carità, abbiamo il massimo rispetto per Matteo Ciappina, che ricordiamo atleta di quella Sportiva Nervi vanto della Genova pallanuotistica, oggi promotore di una raccolta firme per salvare la “Mario Massa” di Genova Nervi (meglio conosciuta come Porticciolo) dalla demolizione.

Ma quello che ci sfugge, è il perché ostinarsi a voler tenere in piedi un impianto natatorio che, a conti fatti, non avrà mai dalla sua la benché minima opportunità di essere “sfruttato” ad hoc.

Non ha la possibilità di avere parcheggi, non ha la possibilità di essere raggiunto con un mezzo, ha barriere architettoniche da ogni parte e sopratutto è esposto alle intemperie del mare.
Basti ricordare che l’ultimo “pallone pressostatico” che veniva usato per la copertura invernale, fu distrutto da una mareggiata. Costo: 200mila euro che furono dati dalla Regione Liguria per sostituire il precedente abbattuto da altra mareggiata. Dopodiché il meccanismo si è fermato, per non sperperare soldi pubblici.

Certamente, qualcuno obietterà, alla piscina del Porticciolo sono legati avvenimenti sportivi indimenticabili, indelebili. Mai verranno negati. Ma è altrettanto vero che se il quartiere di Nervi fosse dotato di una vasca idonea ai tempi, che avesse tutte quelle caratteristiche intrinseche per ospitare bambini, diversamente abili e sopratutto parcheggi per le auto, siamo abbastanza certi che avrebbe un’affluenza di pubblico eccezionale.
Questa querelle ha origini lontane: è dell’ottobre del 2016 che si parla di demolire la Massa chiusa dal 2013, e che Comune e FIN, si adopereranno a costruire un impianto moderno in altra parte della delegazione.

Abbiamo sentito Stefano Anzalone, consigliere del Comune di Genova con delega allo sport: «Innanzitutto vorrei sottolineare – ci ha dichiarato – che abbiamo stanziato circa un milione di euro per ristrutturare la Piscina Gropallo per renderla il primo possibile fruibile alla popolazione  (piscina situata nei Parchi di Nervi: il comune ha investito 350mila euro, il restante è opera della società concessionaria, Gropallo.2 di Andrea Biondi, ndc). Dove per la cronaca, avevo imparato a nuotare. Impianto che verrà anche coperto in inverno. Quindi – continua Anzalone –  non riesco proprio a capire il perché c’è questa ostinazione nel voler conservare un impianto che non presenta alcuna caratteristica positiva se non che un’affezione di chi andava lì da bambino. Oggi i tempi sono cambiati dai primi anni sessanta. Oggi abbiamo necessità e obblighi diversi che, anche con un’immensa dose di buona volontà, non ci permetterebbero di mettere in sesto la piscina del Porticciolo e renderla fruibile a tutti. Sarebbe quanto mai impossibile renderla agibile ai diversamente abili che non potrebbero neppure raggiungerla con un mezzo motorizzato. La circolazione in via del Porticciolo è vietata, possono solo transitare i residenti».

Stefano Anzalone

In effetti la situazione viaria, che potrebbe anche essere superata da molte persone, sarebbe un grosso ostacolo per chi non potrebbe raggiungere la zona camminando scon le proprie gambe.
«E poi – continua Anzalone – con i soldi che servirebbero per ristrutturare la Massa costruiremo un impianto dotato di tutte le tecnologie attuali, dai parcheggi agli accessi ai disabili. Regalando anche alla delegazione il suo porticciolo, com’era prima degli anni 60, prolungando la passeggiata sul lungomare fin sotto al Collegio degli Emiliani. Queste indicazioni ci sono comunque state date dal Municipio di Levante, che, al di là delle varie prese di posizione di natura paesaggistica, ha valutato attentamente la praticità dell’impianto nella sua interezza».

Dunque il “mugugno” è destinato a continuare. «Vorrei che fosse chiaro – conclude l’assessore Anzalone – che non ci sono fini politici per questo progetto. Abbiamo individuato già un paio di aree adatte ad ospitare un nuovo impianto, che con la piscina Gropallo ristruttura, offrirà alla popolazione della delegazione il meglio possibile. Non possiamo sempre vivere pensando al passato. Oggi ci sono realtà che hanno bisogno anche di essere tutelate».