Filippo Bogliolo non ha ancora compiuto 25 anni, è di Nervi ed è insegnante nella scuola di robotica di Genova. In questo periodo difficile a causa del virus Covid-19 – che sta mettendo in ansia il mondo intero – c’è un ragazzo genovese (del nostro quartiere) che aiuta i bimbi delle zone in quarantena, di Codogno e Vo’ Euganeo, a studiare. Come? Grazie a un pc, una tastiera e un monitor.
Alfonso D’Ambrosio, preside della scuola di Vo’Euganeo, ha chiesto aiuto: un vero e proprio appello per aiutare questi bimbi, chiusi tra quattro mura, a superare un momento difficile come quello che la zona del lodigiano sta vivendo.
“Il preside ha fatto un appello chiedendo una mano per superare questo momentaccio – spiega Filippo Bogliolo con estrema semplicità e un sorriso stampato sul viso – chiaramente non abbiamo potuto raggiungerli fisicamente per via delle disposizioni così abbiamo fatto semplicemente ricorso alla tecnologia. Insieme a Beatrice ed Emanuele, grazie a internet, pc e video conferenze abbiamo chiacchierato insieme ai bimbi di Codogno e Vo’ Euganeo”.
Durante tutta la mattina di oggi, insieme a Beatrice Masala ed Emanuele Micheli – colleghi della scuola di robotica – Filippo ha tenuto incollati davanti agli schermi i piccoli studenti isolati a causa del focolaio nel Nord Italia. La lezione, tenuta a più di 130 bambini, ha avuto come nodo centrale il Coding.
“Giocando a programmare si impara a usare la logica e a risolvere problemi. Con giochi e video si impara a dialogare con il computer – continua Bogliolo – ma questo aspetto è quello meno importante. Credetemi. I ragazzi sono stati davvero felici, non smettevano mai di ringraziarci ma quelli che ringraziano, in realtà siamo noi. Ci hanno insegnato davvero tanto, sono incredibili e fortissimi. Siamo noi quelli felici di aver aiutato, seppur in piccola parte questi bimbi incredibili”.