Sono passati 43 anni da quel 21 giugno 1978 in cui il commissario Antonio Esposito fu ucciso in via Pisa sul bus della linea 15 mentre si stava recando al lavoro.
Lo avevano trasferito al Commissariato di Nervi dopo che per anni aveva combattuto contro il terrorismo.
Sapeva di essere nel mirino dei brigatisti e per questo non aveva voluto una scorta e continuava ad uscire di casa disarmato per non mettere a repentaglio la vita dei suoi uomini e per evitare il rischio per l’incolumità di persone innocenti coinvolte in un eventuale conflitto a fuoco.