Una bimba gioca con un escavatore giallo, non lontano dai militi della Pubblica Assistenza Nerviese e della Croce Verde di Quarto dei Mille che organizzano il trasferimento nei locali all’interno dei quali i profughi ucraini troveranno riparo e ricovero. Dodici saranno trasferiti al Collegio Emiliani, quattro a Capolungo, sei a Quarto, otto nella parrocchia di Quinto e tre da un cittadino ucraino in via del commercio, a Nervi.
”Sono donne e bambini – spiega Igor Mendelevich, ambasciatore di Odessa a Genova – lavoriamo sempre per non separare le famiglie”.
Bimbi, alcuni neonati in culla e mamme. Gli occhi stanchi, lucidi. Non parlano inglese, se non qualche parola. Capolungo si è mobilitata, attraverso i social, per trovare un lettino destinato a un bimbo di un solo anno arrivato dopo ore e ore di viaggio. In poco tempo il lettino è stato trovato.