Nervi, lunedì l’inaugurazione del nuovo Porticciolo

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Lunedì 9 agosto alle 20.30 il nuovo Porticciolo di Nervi, la darsena rinnovata e intitolata a Luigi Ferraro, toglie il velo e si presenta.

Operativa già da qualche giorno, la baia, è pronta a ricevere la festa di presentazione da parte del quartiere e del Levante.

Tra favorevoli e contrari, con tutti i dibattiti che ne sono conseguiti, viene svelata la nuova darsena turistica.

L’associazione Canoaverde ha inoltrato alla redazione il seguente comunicato.

Lunedì  è in programma l’inaugurazione ufficiale della nuova area riqualificata della baia di Nervi. Canoaverde APS e le altre associazioni canoistiche di Nervi (otto società con un migliaio di iscritti) partecipano alla festa.
I lavori di riqualificazione hanno portato alla rimozione del rudere della Piscina Massa che era inutilizzata da anni. Al suo posto lo specchio acqueo del Porticciolo si è potuto dilatare a ponente nell’area più protetta dalla diga foranea, permettendo di ampliare e meglio organizzare lo scalo per la discesa in acqua dei natanti. Inoltre, la banchina lungo il molo è stata allargata ed il passaggio tra il livello pedonale e il mare è stato risolto con tre ampi e movimentati gradoni, così da creare delle zone di passeggio e soggiorno per la cittadinanza e i turisti.
La riqualificazione di questa area è stata da tempo un obiettivo comune per Canoaverde APS e per le altre associazioni canoistiche di Nervi che insieme a comitati locali e ad associazioni per la tutela del paesaggio e dell’ambiente hanno unitariamente cercato il confronto con l’amministrazione comunale. La scelta di rimuovere il rudere della vecchia piscina è stata una scelta fondamentale dal punto di vista paesaggistico per rispondere all’autentica destinazione del Porticciolo quale punto di accesso al mare per la piccola nautica. Abbiamo contrastato con forza quanti volevano trasformare la Baia in un porticciolo turistico con pontili galleggianti per imbarcazioni di più grandi dimensioni. Molto resta ancora da fare per migliorare la qualità delle acque e rendere così pienamente fruibile la spiaggia.
Fin da ora possiamo però dire che dal punto di vista paesaggistico il cambiamento è evidente: sono stati eliminati tutti i volumi emergenti così come le gradinate della vecchia piscina; finalmente la Baia “respira”, l’intero panorama è stato recuperato senza volumi incongrui e da tutti i punti è visibile lo specchio acqueo e viceversa; da sottolineare che tutta l’area del porticciolo è ora percorribile da persone con disabilità grazie alle rampe che raccordano i vari livelli fino alla punta del molo e alla banchina per l’approdo dei battelli turistici (lavoro da ultimare).
Le imprese costruttrici, i progettisti e i tecnici del Comune hanno operato bene con una realizzazione di qualità e cercando di limitare gli inevitabili disagi.
Particolare cura è stata posta nella realizzazione dei tre gradoni che scendono al mare: non sono scanditi da muri verticali, ma da piccole scarpate (soluzione che ha consentito di non collocare antiestetiche ringhiere) realizzate con lastroni di pietra della Val Graveglia disposti inclinati di 70 gradi così da evocare la scogliera di Nervi; tra le pietre hanno messo radici specie tutte autoctone – dalle tamerici alla palma nana, dal caprifico, al lentisco, al mirto, all’euforbia, al cappero, al finocchio marino ecc.- una sorta di orto botanico degradante sul mare.
Lo scalo – struttura essenziale per tutti i “fruitori della nautica leggera“ è triplicato per ampiezza, con corsie distinte ai fini della sicurezza per i kayak, le barche movimentate su carrelli, le barche alate sulle traverse con l’ausilio dell’argano.
Le pavimentazioni in tutta l’area dell’intervento sono in un materiale molto naturale, la “terra solida” un prodotto drenante che non contiene cemento ma solo calce idraulica che si indurisce bagnandola.

Ci sarebbe piaciuto però che anche l’illuminazione fosse coerente con il nuovo assetto rilassante dell’area. A parte la zona tecnica dello scalo dove la forte illuminazione è giustificata, altrove bastavano forse le luci segna passo, la scelta operata impedisce di apprezzare il panorama anche nelle ore serali.
La Baia di Nervi può ora riprendere a vivere con la consueta animazione in attesa che vengano ultimati i lavori e per la messa in sicurezza del Torrente Nervi e per l’imbarcadero in testa al molo.
In relazione a quest’ultimo punto, vigileremo affinchè i lavori vengano svolti rispettando il dettato progettuale e rispettando ciò che è sempre stata la vocazione della baia, diventata ancora più evidente oggi: utilizzo per i diversi sport natatori e della pagaia e ricovero delle piccole barche da pesca. Una Baia per le persone e per le attività di fruizione del mare sostenibili e non invasive.
La tutela della Baia di Nervi, è stata e sarà un elemento fondante di chi la frequenta per i suoi diversi scopi, e siamo fieri di aver contribuito civilmente insieme ad Associazioni e cittadini, alla sua riqualificazione.

1 COMMENTO

  1. Sostanzialmente, l’inaugurazione di una nuova incompiuta..che senso ha…se ancora non è pienamente operativa la sua finalità?

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