Due sere fa era già capitato, nella notte di ieri è accaduto di nuovo: un altro intervento dei militi della Pubblica Assistenza Nerviese per soccorrere alcuni ragazzi in piazza Pittaluga. Quest’ultima volta pare nulla di grave, mentre la sera prima la paura per la vita di una ragazza di 13 anni, è stata davvero tanta. Accompagnata d’urgenza al pronto soccorso del San Martino dopo una “serata” fatta di alcol e droga.
Il vice presidente del municipio IX Federico Bogliolo, in un post su Facebook, ha commentato così l’accaduto: “La vita è una sola ed è troppo preziosa, bella, vera e intensa. Non buttatela via agendo e pensando con leggerezza, magari solo per sentirvi grandi, per dimostrare qualcosa ai vostri coetanei. Lo penso e lo dico da 25enne. E proprio perché mi sento parte della vostra generazione vi prego di ascoltare le mie parole. Basta un attimo, veramente un attimo per strappare quel sottile filo che separa la luce dal buio. Pensate ai vostri genitori, ai vostri amici, ai vostri parenti. Pensate a quanto avete fatto in 14, 15 o 16 anni di vita, pensate ai momenti belli, alle emozioni che avete provato e che avete fatto provare. Pensate che, in realtà, non siete invincibili e immortali. La vita è qualcosa di vero, non è un gioco. E dipende da noi, solo da noi e da quello che decidiamo di fare. Basta poco per buttare via tutto. E non ne vale la pena, davvero”.
La soluzione del municipio vede, secondo alcune idee, provvedimenti drastici quali divieto di vendita alcolici dopo le 18 e una pattuglia in sosta davanti a piazza Pittaluga.
“Ho i brividi – conclude Bogliolo – a pensare che più di cinque ragazzi negli ultimi mesi in Piazza Duca degli Abruzzi sono stati salvati per i capelli, sono stati presi appena in tempo, poco prima che quel filo si rompesse”.
Ci sono anche i testimoni, chi ha vissuto tutta la scena in persona: ovvero quel milite che ha salvato la vita a una ragazza di 13 anni nella notte di venerdì: “È andata bene. Ma non sempre sarà così. Mentre soccorrevamo una ragazza in coma etilico, 13 anni, un gruppo di ragazzini rideva e scherzava, una parte di loro saltavano sull’ambulanza, incuranti di quello che stavamo facendo, del valore della vita”.
“In questi mesi – conclude il vice presidente di municipio – ho ripetutamente segnalato ciò che sta avvenendo in Piazza Duca degli Abruzzi. Continuerò e farlo e non smetterò mai di passare a fianco a quei ragazzini e di cercare di parlargli. Ho pensato di richiedere urgentissimamente un tavolo tecnico con forze dell’ordine e istituzioni. Qualcosa dobbiamo fare, qualcosa dobbiamo pensare per evitare che tutto possa degenerare. Ho paura, è’ sempre andata bene. Ma se dovesse andare male, come potremmo guardarci negli occhi e dire “potevamo fare di più”?”