“Portare un saluto ai propri cari? Uno slalom tra le zone interdette”

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Anche il cimitero di Nervi è stato colpito dal forte vento e dal terribile tempo che si è abbattuto sulla Liguria nelle ultime ore. Gli alberi, gli alti cipressi, che vegliano sulle lapidi non sono state risparmiate e alcuni di questi si sono abbattuti a terra crollando rovinosamente sul campo in cui riposano le spoglie di tanti nerviesi e non solo.

“Torno ora dal cimitero e mi chiedo – si domanda Davide Delucchi sul gruppo Nervi a Pezzi – ma quale metodo di lavoro si adotta in situazioni del genere? Forse quello che oggi è festa e magari ci scappa anche il ponte”.

Tronchi sradicati e tombe colpiti da grossi tronchi, le immagini delle foto certo non sono adatte per un ponte dei Santi in vista della giornata di ricordo e di preghiera per i cari che non ci sono più.

“Portare un fiore, un saluto o recitare una preghiera davanti alla foto di un proprio caro è un percorso di guerra – si rattrista Alda Settimi, pensionata di 78 anni – soprattutto in questi giorni in cui tutto è ancora più doloroso fa male per davvero assistere a scene di questo tipo”.