Qualche giorno fa, scrutando l’orizzonte, qualche levantino ha notato una – quantomeno – strana sagoma stagliarsi dalla superficie marina. Tremolante tra la foschia, attraverso la maccaia, il profilo di un sommergibile ha navigato davanti alle coste levantine in direzione di Genova.
Nessuna paura o nessun pericolo. Il sottomarino in questione era lo Scirè – scortato dalla motovedetta della Guardia Costiera – diretto ai cantieri navali per le riparazioni e le manutenzioni di rito.
Lo Scirè è uno dei due sottomarini della classe U212A – Todaro, progettati in Germania, ma costruiti in Italia da Fincantieri.
Si tratta dei sottomarini convenzionali da piccola crociera (costieri) più moderni al mondo, dotati di propulsione diesel-elettrica affiancata ad un sistema di celle a combustibile indipendente dall’ossigeno atmosferico per la generazione di energia elettrica. Questo sistema permette la navigazione subacquea continua a moderata velocità per un periodo stimato di due settimane. Inoltre l’elevata silenziosità e la particolare forma dello scafo, rendono il sottomarino poco tracciabile dai sonar e molto efficace rispetto al sistema di rilevamento SOSUS.
I nuovi sistemi di propulsione AIP (Air Independent Propulsion, ossia indipendenti dall’ossigeno atmosferico) favoriscono alcune marine (tra cui quella italiana) fortemente limitate dall’impossibilità di adottare la propulsione nucleare.