Sturla, ecco il progetto della protezione a mare

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Genova Ocean Agorà (GOA) è un progetto di sviluppo territoriale per il quartiere di Sturla. L’obiettivo è proteggere il litorale dall’erosione costiera e, allo stesso tempo, creare le condizioni per la pratica degli sport da onda e di numerose attività outdoor legate all’ambiente marino, incrementando la godibilità della fascia costiera.

La proposta prevede la realizzazione di nuove infrastrutture di ingegneria ambientale, ecologiche, sportive e che abiliteranno la socialità insieme al coinvolgeranno cittadini, delle associazioni sportive, delle attività economiche locali e delle imprese, nonché dei centri di ricerca e delle Università.
Amiamo il mare di Genova, siamo giovani preparati e sicuri del valore delle nostre proposte, con noi collaborano professionisti, ricercatori e specialisti dell’ingegneria, delle scienze ambientali e dello sviluppo territoriale.

Motivazione progetto:
Il Comune di Genova ha indetto una competizione di idee e noi abbiamo risposto con il progetto Genova Ocean Agorà. La richiesta è stata di proporre progetti con visione di mare come bene comune ed accessibile per tutti e per tutto l’anno, per favorire una fruizione consapevole e sostenibile.
L’area oggetto dell’intervento previsto è posta alla foce del torrente Sturla. E’ stata teatro di violenti fenomeni erosivi dovuti ad eventi meteo-marini intensi. Il moto ondoso ha logorato le infrastrutture costiere portando al continuo dilavamento e impoverimento dell’arenile e ad ingenti danni alle strutture esistenti nella porzione di litorale. La degradazione dell’area ha inoltre influito sulle sue funzioni urbane, sociali ed economiche in rapporto alla risorsa mare (ad esempio, l’aumento costante delle spese di ripascimento dell’arenile e di intervento sulle strutture esistenti, disgregazione sociale, rallentamento dello sviluppo economico locale).

Finalità progetto:

Genova Ocean Agorà risponde a criticità ambientali, infrastrutturali e sociali che debilitano il quartiere di Sturla. L’azione proposta si configura come attività di adattamento e resilienza al cambiamento climatico. In questo scenario, il progetto GOA consentirà di catalizzare il capitale sociale, ambientale ed economico presente ma inespresso. GOA permette di:
invertire l’erosione ed il degrado attuale della spiaggia realizzando una protezione ed un ampliamento naturale dell’arenile
fornire protezione alle strutture ed infrastrutture che si affacciano sulla spiaggia e dipendono dalla fruibilità del litorale
incrementare la sicurezza e la vivibilità degli ambienti al servizio della comunità
supportare un importante processo di ripopolamento dell’ecosistema marino con importanti ricadute sul patrimonio naturalistico e paesaggistico sommerso della zona
estendere l’utilizzabilità di questo spazio acqueo anche in periodi dell’anno in cui il mare è poco frequentato (tipicamente invernali e autunnali) abilitando i cittadini a nuove attività praticabili in mare e in spiaggia, per le quali non esiste allo stato attuale uno spazio in città come quello della spiaggia di Sturla
destagionalizzare il turismo, promuovere l’economia del mare, promuovere una crescita economica stabile e eterogenea per il Levante e il Medio Levante
promuovere l’eccellenza e la formazione: attirare i migliori atleti e i praticanti si sport in genere; facilitare la raccolta dati in favore dei centri di ricerca e dell’Università in un sistema di scienza partecipata.

Modalità:
Come vogliamo realizzare le finalità?
Attraverso la progettazione e posa, di una scogliera soffolta fatta di materiali compatibili con l’ecosistema locale, comprendente un’area di circa 100 m di larghezza e 250 m di lunghezza. Le dimensioni sono indicative e devono essere validate dai modelli di fluidodinamica e di dinamica litorale.
Creazione di infrastrutture digitali e di mobilità urbana per rendere il litorale accessibile, sicuro e integrato con il sistema del quartiere (condizioni meteo, disponibilità mezzi pubblici, offerta sportiva commerciale, accessibilità degli spazi, ecc.)
Rifunzionalizzazione dei locali di proprietà comunale, oggi inutilizzati e parzialmente distrutti dai fenomeni erosivi di cui sopra, consentirà di dotare la spiaggia dei servizi complementari necessari alla fruizione dell’infrastruttura a servizio dei cittadini.
Decarbonizzazione dell’area con installazione di verde urbano e miglioramento della vivibilità delle zone pubbliche.

Processo:
Quale sequenza di passi intraprenderemo? Quale strategia e programma?
Il progetto, vincitore del premio unico della giuria degli stakeholders al Hackathon Blue 2020 del Genova Blue District, è stato presentato agli uffici tecnici del Comune di Genova e di Regione Liguria competenti per l’ecosistema marino, opere pubbliche e del demanio, nonchè dello sviluppo economico. Gli interlocutori di riferimento hanno accolto l’idea è si sono resi disponibili ad aprire tavoli di lavoro operativi per dare luce al progetto.
Gli esponenti politici del Municipio IX Levante supportano l’idea progettuale.
La comunità locale fino ad ora incontrata ha apportato con entusiasmo suggerimenti e ha accolto con piacere l’idea progettuale.
Gli esponenti politici della giunta del primo mandato del Sindaco Bucci e dell’attuale mandato sono a conoscenza del progetto e lo supportano. I consiglieri comunali di opposizione sono a conoscenza del progetto e lo supportano.
Gli assessori di riferimento per il demanio marittimo e lo sviluppo economico avv Mascia, il porto e il mare avv Maresca e l’assessore allo sport e turismo avv Bianchi hanno chiesto un progetto di fattibilità dell’opera del costo stimato di 50.000 euro.
Il progetto di pre fattibilità si comporrà di diversi ambiti: ingegneristico, ecobiologico, tecnologico, sociale ed economico per posizionare e rendere sinergici i diversi interventi, sia lato mare che lato costa (posizionamento della scogliera, riordino delle funzioni, coinvolgimento stakeholder, servizi al pubblico e associazioni) e tecnologici (funzioni infrastruttura digitale). La condizione sine qua non è un saldo positivo per l’impatto ambientale, economico e sociale.
Il progetto di pre fattibilità permetterà di procedere con l’iter politico e tecnico-amministrativo previsto per l’implementazione del progetto.

La strategia operativa prevede:
il coinvolgimento delle realtà locali (società sportive, attività commerciali, professionisti, privati cittadini)
la creazione di un consorzio per la gestione e la supervisione del progetto, che potrà rimanere in forza alla spiaggia di Sturla anche dopo la realizzazione del progetto per una gestione integrata del litorale
la realizzazione della barriera soffolta (o reef artificiale) e delle strutture a mare
la realizzazione di un ambiente integrato fisico e digitale sia per il beneficio degli utilizzatori che per il monitoraggio e ricerca che comprenderà infrastrutture digitali per una fruizione degli spazi litorali sicura, accessibile e integrata
la rifunzionalizzazione dei locali di proprietà comunale consentirà di dotare la spiaggia dei servizi complementari necessari alla fruizione dei servizi abilitati dal progetto GOA.
Supporto:
Chi supporta il progetto?
Il progetto è supportato dal Centro del Mare dell’Università di Genova, dallo Yunus Sport Hub (fondato dal Premio Nobel per la Pace prof. Muhammad Yunus), dalla Fondazione Sportcity e dal CONI Liguria. Dalle realtà sportive Società Sportiva Sturla, Unione Subacquei Gonzatti, Circolo Nautico Sturla, Sportiva Murcarolo.
Il progetto GOA è tra i progetti inseriti nell’elenco dei progetti del Maritime Forum dell’Unione Europea ed è nella mappa delle soluzioni ai problemi costieri Plateforme Ocean et Climat con una scheda dedicata.

PER USO INTERNO

Materiale di riferimento:

Genova Ocean Agorà
una piazza della città di Genova tra mare e terra ovvero un approccio anti-fragile all’erosione costiera attraverso lo sport

Genova Ocean Agorà (GOA) è un progetto di sviluppo territoriale per il quartiere di Sturla, vincitore del premio unico della giuria degli stakeholders alla competizione di idee Hackathon Blue del Comune di Genova. La sfida vinta era così descritta: “Il mare come bene comune ed accessibile per tutti e per tutto l’anno: integrare processi e tecnologie, mettere a sistema le risorse tangibili e intangibili, le energie e i saperi per favorire una fruizione consapevole e sostenibile”
GOA introduce la soluzione ingegneristica della scogliera artificiale soffolta per proteggere il litorale dall’erosione costiera e, allo stesso tempo, creare le condizioni per la pratica degli sport da onda e di numerose attività outdoor legate all’ambiente marino.
Oltre a rappresentare un’opportunità per tutti i praticanti degli sport nautici ed acquatici, la realizzazione della scogliera è utile per la salvaguardia dell’ambiente costiero, attraverso il ripopolamento della vita sott’acqua, la movimentazione della colonna d’acqua nei lunghi periodi estivi di bonaccia e il conseguente miglioramento della composizione microbiologica, e della fruibilità della spiaggia, in termini fisici di estensione e accessibilità e in termini sociali di appropriazione dei luoghi e assegnazione di valori. L’area oggetto dell’intervento, posta alla foce del torrente Sturla è stata teatro di violenti fenomeni erosivi dovuti ad eventi meteo-marini sempre più intensi. Il moto ondoso ha logorato le infrastrutture costiere portando al continuo dilavamento e impoverimento dell’arenile e ad ingenti danni alle strutture esistenti nella porzione di litorale. La degradazione dell’area ha inoltre influito sulle sue funzioni urbane, sociali ed economiche in rapporto alla risorsa mare (ad esempio aumento spese di ripascimento dell’arenile e di intervento sulle strutture esistenti, degrado, rallentamento dello sviluppo economico locale).
L’azione proposta si configura come attività̀ di adattamento e resilienza al cambiamento climatico, come indicato dall’obiettivo di sviluppo sostenibile 11 e contribuendo anche agli obiettivi 3, 6, 13, 14. In questo scenario, il progetto GOA consentirà̀ di catalizzare il capitale sociale, ambientale ed economico inespresso sul territorio attraverso la progettazione e posa, di una scogliera soffolta fatta di materiali compatibili con l’ecosistema presente nello specchio acqueo, comprendente un’area di circa 100 m di larghezza (parallelamente alla costa) e 250 m di lunghezza che consentirà:

di invertire l’erosione ed il degrado attuale della spiaggia realizzando una protezione ed un ampliamento naturale dell’arenile;
di estendere l’utilizzabilità di questo spazio acqueo anche in periodi dell’anno più freddi e ventosi aumentando lo spettro di attività praticabili, per le quali non esiste allo stato attuale uno spazio idoneo in città;
di supportare un importante processo di ripopolamento dell’ecosistema con importanti ricadute sulla qualità della sua fruizione da parte dei cittadini;

All’interno del progetto è stata pianificata la realizzazione di un ambiente integrato digitale sia per il beneficio degli utilizzatori che per il monitoraggio e ricerca che comprenderà infrastrutture digitali per un accesso alla spiaggia in condizioni di sicurezza ed integrato ai servizi di mobilità urbana (e.g. condizioni meteo, disponibilità mezzi pubblici, prenotazione esperienze e supporto per persone diversamente abili). Tale ecosistema assisterà gli utenti nella pratica sportiva e consentirà di effettuare il monitoraggio sulle condizioni biofisiche dell’ambiente marino, in connessione con i centri di ricerca che collaborano attualmente con il “Blue District”. Inoltre, è prevista la rifunzionalizzazione di locali di proprietà comunale consentirà di dotare la spiaggia dei servizi complementari necessari alla fruizione dell’infrastruttura a servizio dei cittadini.
Si prevede la realizzazione di uno studio di fattibilità integrato (ingegneristico, ecosistemico, tecnologico, sociale ed economico per meglio posizionare e rendere sinergici i diversi interventi, sia lato mare che lato costa (posizionamento della scogliera; riordino delle funzioni; coinvolgimento stakeholder; servizi al pubblico e associazioni) e tecnologici (funzioni infrastruttura digitale), e predisporre le misure più sostenibili sia in termini di utilizzabilità che gestione nel tempo capace di innescare un saldo positivo per l’impatto ambientale, economico e sociale previsto.
L’indotto generato dall’opera e le sue ricadute dirette per l’economia del quartiere saranno quantificati in dettaglio in uno studio successivo. Tuttavia, l’incremento legato al di turismo destagionalizzato, la promozione dei business a tema blue economy, dovrebbe comportare una crescita economica del 3-5% per la zona considerata (McGregor & Wills, 2016).

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