Potenzialmente due fiori all’occhiello. In realtà ruderi fatiscenti. Simbolo di sfarzosità di un passato lontano, villa Jnes e villa Oliva – oggi – rappresentano due macchie, due problematiche, sull’abito da sera nerviese.
Giardini abbandonati all’incuria trasformati in vere e proprie discariche a cielo aperto. Ringhiere arrugginite e dormitori improvvisati per i senza tetto, le due storiche ville nerviesi, sono oggi un’immagine davvero poco nobile di un fasto che ormai da troppo tempo non esiste più.
Villa Oliva. Biglietto da visita quanto meno discutibili per quel turista che raggiunge il quartiere con il treno. Durante un blitz notturno era stata persino “ricoperta” di rete scura per evitare che i visitatori, durante l’estate, vedessero lo scempio delle aeree verdi. Villa Jnes, dal suo giardino abbandonato alle finestre rotte e cigolanti, set cinematografico perfetto per un film dell’orrore.
Entrambe le ville, abbandonate a uno stato di degrado, sono spesso al centro di notizie di cronaca. Vuoi per roghi appiccati accidentalmente, vuoi per violazioni dovute al ricovero di clochard troppo spesse le due tenute nerviesi hanno visto intervenire carabinieri, polizia e vigili del fuoco per riportare alla “normalità” la situazione.
“Il vero problema è l’igiene – sottolinea Mario Rembaldi, libero professionista di 53 anni, indicando il giardino dello stabile di via Sant’Ilario – villa Jnes è diventato ricettacolo di topi e piccioni. Ogni tanto si vede arrivare qualcuno, dare una spazzata nel cortile e niente più”. Ma anche in viale delle Palme il problema non è diverso: “Si vedono uscire da quella boscaglia ratti grossi come gatti – Aldo Santini, pensionato di 76 anni, non ha dubbi – Immondizia di ogni tipo, roghi accesi durante la notte e clochard che fanno avanti e indietro. Tutto questo è intollerabile: da ormai troppo tempo si va avanti così. Se nessuno dei proprietari vuole intervenire è giusto il comune faccia qualcosa”.
Secondo le ultime indiscrezioni il motivo per cui le due ville siano ancora in queste condizioni è riconducibile in un caso, quello di villa Oliva, a problemi di tipo ereditario; per villa Jnes pare sia stato il susseguirsi dei fallimenti delle aziende e ditte che abbiano provato a mettere le mani sull’immobile.