I rimedi più efficaci per affrontare i dolori mestruali

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Sono tante le donne che, nei giorni del flusso mestruale, hanno a che fare con sintomi come il dolore al basso ventreche, in alcuni casi, si irradia alla schiena. I segnali appena citati fanno parte del quadro della dismenorrea, il nome scientifico per le mestruazioni dolorose, una condizione che, in alcuni casi, può essere così invalidante da arrivare a compromettere la serenità quotidiana e lo svolgimento di compiti ordinari come quelli lavorativi.

I dolori addominali crampiformi sono i sintomi preponderanti. Se ne palesano anche altri, tra cui la diarrea, la sudorazione costante, le vertigini, la nausea. Questa sintomatologia può fare la sua comparsa anche prima dell’arrivo del flusso.

Il primo passo da fare prevede l’applicazione di calore locale. Questo rimedio, considerato un vero e proprio trucco della nonna, risulta efficace in quanto la temperatura calda contribuisce al rilassamento degli strati muscolari uterini, che sono per la precisione tre.

Pure l’alimentazione ha un ruolo cruciale. Fondamentale è dilazionare i pasti consumati durante la giornata, includendo, oltre a quelli principali, gli spuntini. Da ricordare è anche l‘importanza dell’assunzione di acidi grassi polinsaturi omega 3 che, a basse dosi quotidiane, possono avere effetti positivi sulla riduzione dei sintomi della dismenorrea primaria, particolarmente comune tra le giovani donne.

Rammentando sempre che, nei casi in cui i rimedi naturali non dovessero portare giovamento, è sempre possibile ricorrere a farmaci per dolori mestruali – quelli che non richiedono la presentazione di ricetta medica si possono acquistare comodamente online su e-commerce come quello di Farmacia CEF, risparmiando tempo e soldi – chiamiamo in causa i benefici dello sport.

L‘esercizio fisico stimola il rilascio di endorfine, aiuta a rilassarsi e ottimizza il flusso sanguigno, tutti aspetti che possono impattare positivamente sul dolore tipico della dismenorrea.

Essenziale ai fini del benessere generale dell’organismo, l’esercizio fisico costante dovrebbe essere associato, nei casi in cui si punta a gestire la problematica della dismenorrea, a un’altra scelta importantissima per la salute, ossia l’addio al fumo di sigaretta. In quest’ultimo caso, si può parlare di una scelta che ha anche valenza preventiva.

Diversi lavori scientifici portati avanti negli ultimi anni – nell’elenco è possibile includere una meta analisi pubblicata su PLoS ONE nel 2020, che ha coinvolto esperti di realtà accademiche cinesi, tra cui la Hunan Normal University, e del Malawi – hanno associato il tabagismo a un maggior rischio di avere a che fare con la dismenorrea.

Tornando con il focus sui consigli a tavola, doveroso è citare l’apporto di magnesio e di vitamina B6, nutrienti preziosi ai fini dell’ottimizzazione della sintesi di serotonina, un neurotrasmettitore la cui carenza può contribuire, in alcuni casi, all’insorgenza di dolori mestruali forti.

Per non aumentare gonfiore e infiammazione, è nodale, quando si mangia, ridurre l’assunzione di alimenti ricchi di zuccheri e sale. Essenziale è pure la riduzione dell’apporto di bevande nervine, caffè in primis, che possono peggiorare la situazione provocando sintomi come la tachicardia e l’insonnia.

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